Sinossi:
Un uomo prende la parola a un congresso di studiosi di ittiologia per esporre il suo punto di vista. Raggiunto il palco per un breve intervento, l’uomo s’impossessa del microfono e della scena, e si abbandona ad alcuni soliloqui cui affida la sostanza della sua vita in una forma trasfigurata, con trascinanti effetti comici.
Ideato da Silvio Castiglioni e Georgia Galanti, interpretato da Silvio Castiglioni, L’UOMO È UN ANIMALE FEROCE è tratto da alcuni monologhi di Nino Pedretti. Finissimo poeta in dialetto santarcangiolese – al pari di Tonino Guerra e Lello Baldini – Pedretti è anche autore di questi splendidi monologhi in italiano, composti per radio RAI, ma mai utilizzati, dal tono amaro e divertito, pungente e visionario, malinconico e crudele; in una prosa incisiva e irresistibile, con improvvise accelerazioni, come nelle migliori composizioni poetiche dell’autore. L’antico progetto della trasmissione radio diventa ora teatro, dove i diversi personaggi appaiono stati d’animo di una medesima persona: il corpo dell’attore in scena si fa così ricettacolo di un vertiginoso avvicendarsi di voci, che scavano in profondità le tante persone che ciascuno di noi custodisce dentro di sé.
I testi dello spettacolo sono tratti da: Un intervento al congresso internazionale d’ittiologia; La terrazza; Una donna romantica; L’ipocondriaco; La preghiera; Una giornata tranquilla in casa del venditore di tappeti di paglia; Una puttana; L’instabile; La battaglia… Anche il titolo è farina del sacco di Pedretti: L’uomo è un animale feroce… perché non / ha imparato a parlare con le / formiche, perché domina il cavallo / di lui tanto più nobile / è feroce perché ha paura di morire /… Eppure padre Hölderlin / è vero: Die Menschen sind Wege / strade dove cammina l’arpa della vita (da: Gli uomini sono strade).
L’uomo è un animale feroce è una produzione Celesterosa, con il sostegno di Regione Emila Romagna; in collaborazione con Comuni di Cattolica e Santarcangelo, Università degli Studi di Urbino. Un vivo ringraziamento a Paolo, Anna Maria e Giaele Pedretti per la disponibilità; a Manuela Ricci, Ennio Grassi, Tiziana Mattioli ed Elena Nicolini per l’incitamento. I monologhi di Pedretti compaiono in due volumi dell’editore riminese Raffaelli: Monologhi e racconti e Grammatiche.