Sinossi:
Un uomo che precorre i tempi diventa simbolo di una nazione, poi di una rivoluzione e infine di un tempo perduto che non tornerà, tutto a partire da un campo da calcio. Ferenc Puskass, leggendario attaccante Ungherese, è il pretesto per riflettere su memoria e mito. Sulla necessità, forse ancestrale, da parte dell’umanità di avere idoli-maestri da adorare, imitare, distruggere, e di nuovo amare.