Sinossi:
Tema del secondo incontro saranno i Canti III e V dell’Inferno, dedicati rispettivamente agli ignavi e ai lussuriosi, con l’episodio di Paolo e Frncesca.
Lucia Bellaspiga (Milano 1963) è una nota giornalista italiana.Ha collaborato a numerose testate nazionali ed è inviata speciale per il quotidiano “Avvenire”.
Laura Piazza, siracusana, è attrice e italianista, ha lavorato con i più importanti registi italiani. E’ autrice di un’importante monografia sul teatro di Mario Luzi.
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Il MotoTeatro fa tappa nella meravigliosa cornice del Quadriportico di Sant’Ambrogio con un ciclo speciale di letture dantesche. A condurre le sei serate altrettanti testimoni d’eccezione: sei esperti, non tanto (o soltanto) in qualità di critici o letterati danteschi, ma piuttosto per la pertinenza di Dante con la loro opera, il loro lavoro, la loro vita.
Con Dante, da settecento anni incontriamo il mistero della poesia.
La poesia non è soltanto gloria de la lingua, ossia l’uso sublime dello strumento linguistico. La poesia è, in qualche modo, la radiografia dell’uomo davanti all’infinito. Il moto suo incessante non può perciò essere solo oggetto di godimento estetico, o di esame filologico. Non si può ridurre l’oceano a una pozzanghera. Le scelte tematiche e linguistiche di Dante lo conducono a dare forma e senso non solo a un pensiero, non solo a un sogno, ma a quell’inarrestabile movimento del pensiero di cui parlano gli antichi filosofi, a cominciare da Parmenide ed Eraclito: quella strana materia – il logos – che non è solo materia perché è, a un tempo, tutto ciò che esiste e la parola che lo dice, la realtà più concreta il pensiero che la pensa: ciò che, come diceva Eraclito, agli uomini sfugge quando sono svegli, e di cui non si ricordano dopo aver sognato. Noi siamo la mappa dell’universo, l’uomo è un animale come gli altri, ma è un animale cui è stata consegnata questa mappa. Poesia, genoma, astrofisica, neurolinguistica, teologia – fa differenza?
L’eredità di Dante è anche questa visione antica e sempre inedita dell’uomo, comprensibile solo affrontando con coraggio il groviglio della propria umanità. Nella meravigliosa cornice del Quadriportico di S. Ambrogio ne parleremo con due scrittori, un astrofisico, una giornalista, un docente autore di un fortunato commento alla “Commedia” per concludere con l’Arcivescovo della nostra città.
(Luca Doninelli)
Gli incontri avranno luogo presso il Quadriportico della Basilica di S. Ambrogio, in Piazza S. Ambrogio 15, Milano. La rassegna è organizzata in collaborazione con il Centro Culturale di Milano, per rendere omaggio al poeta fiorentino nei 700 anni dalla sua morte.
INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA