Potevo essere io è il racconto di una bambina e un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile. Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita.
Giulio Pasquati, Padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimbeni, Fiorentino, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, attiva e applaudita in tutta Europa tra il 16° e 17° secolo. Sono vivi per miracolo. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma soprattutto grazie al pubblico.
1574. Venezia in subbuglio. Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanco dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di dare spettacolo in onore del principe Enrico III di Valois. Mica una storia qualunque, certo che no, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta.
17 febbraio 1673. La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena e gli attori della compagnia se ne tornano a casa. Tocca a Pasquati il disperato tentativo di portare a termine la serata ricorrendo nientemeno che ai vecchi compagni dello Stivale, pregandoli di quest’Ultimo Viaggio.
Sbarcata in Italia dall’America alcuni decenni fa, Halloween piace a molti. Noi la usiamo a modo nostro, mettendo a tema il fondo oscuro di questa festa: l’esistenza del male. Guerra, calamità, corruzione, criminalità. Cosa significa raccontare ogni giorno il malecon onestà e realismo?
Sbarcata in Italia dall’America alcuni decenni fa, Halloween piace a molti. Noi la usiamo a modo nostro, mettendo a tema il fondo oscuro di questa festa: l’esistenza del male. Guerra, calamità, corruzione, criminalità. Cosa significa raccontare ogni giorno il malecon onestà e realismo?
Sbarcata in Italia dall’America alcuni decenni fa, Halloween piace a molti. Noi la usiamo a modo nostro, mettendo a tema il fondo oscuro di questa festa: l’esistenza del male. Guerra, calamità, corruzione, criminalità. Cosa significa raccontare ogni giorno il malecon onestà e realismo?
Che cosa determina la non contraddizione tra la cultura mafiosa e quella cattolica? Com’è possibile all’interno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime? La mafia può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa, senza i quali sarebbe come un popolo senza religione.
A grande richiesta, l’Oscar torna ad essere l’arena dove si sfidano i grandi miti di Milano. Nel primo appuntamento, saranno evocati a un confronto due carismi della musica e del teatro, protagonisti indiscussi del cantautorato milanese: Giorgio Gaber e Enzo Jannacci.
Liberamente tratto da due romanzi di autori scandinavi Jan Fridegard e Arto Paasilinna, Oibò sono morto racconta di cosa succede quando “la signora morte” ci viene a prendere, di cosa succede dopo, insomma, di cosa c’è nell’aldilà.
Un severo racconto che è anche un formidabile piccolo saggio sull’esperienza della visione e, in particolare, sul sentimento dell’invidia che inevitabilmente evolve nella vendetta: infatti, chi guarda con invidia pensa e agisce secondo il principio della vendetta.
/TEATRO DE GLI INCAMMINATI, CTB CENTRO TEATRALE BRESCIANO
30 Novembre, 1 Dicembre 2021
In seguito al fallimento dei negoziati di Rambouillet per la pace in Kosovo, le forze armate della Nato sferrano un attacco aereo in Serbia e Montenegro, bombardando, dal 24 marzo all’11 giugno 1999, bersagli considerati strategici, alcuni dei quali fin nel centro di Belgrado.
Il desiderio segreto dei fossili di mare è un testo divertente, crudo, lieve e durissimo. Una riflessione sulla paura del diverso, la paura della vita, la paura del divino.
Una coppia di anziani, Lui e Lei, si sta recando ad un funerale. Lei è tutta in ghingheri, tailleur e gioielli, Lui è un misto tra abito da cerimonia e gita fuori porta. Lei vuole andare, arrivare presto, Lui non ne ha la benché minima voglia.
Celebrare un rito funebre è una consuetudine che da sempre definisce la nostra natura di esseri umani. Seppellire i morti ci ha distinto dagli animali. Ma oggi che cosa vuol dire onorare i defunti?
Cenerentola è una storia così conosciuta da non avere bisogno di parole. Per questo lo spettacolo si affida quasi interamente alla musica e alla danza per scandire i momenti più importanti di questa fiaba classica senza tempo.
Torna sulle scene milanesi LA STELLA… COM’ERA?, semplice storia del viaggio a Betlemme dei tre Re Magi che, caricati della loro goffa umanità, cercano la strada tra i boschi di legno e tela e tra i deserti di cartapesta di un palcoscenico, per arrivare a conoscere il Re dei Re.
Un nuovo ring per una sfida tutta da gustare: con Risott VS Cassoeulainterverranno sul palco del Teatro Oscar Giancarlo Morelli e Claudio Sadler, una coppia di chef rinomati che si scontreranno scherzosamente a difesa dei due piatti della grande tradizione culinaria milanese.
Per evitare la noia delle celebrazioni abbiamo pensato di invitare al party di compleanno del Festeggiato un ospite inatteso: alla festa per i cent’anni di Pier Paolo Pasolini abbiamo perciò invitato Samuel Beckett, certi che ciascuno saprà gettare sull’altro una luce nuova.
Nel 1942, appena ventenne, Pasolini pubblica il suo primo libretto: «Poesie a Casarsa». Come sorge la prima parola poetica dal cumulo delle parole quotidiane? Il poeta e scrittore Gian Mario Villalta, fondatore di «PordenoneLegge», ci introdurrà alla scoperta dei primi versi del suo grande conterraneo.
Uno spettacolo ormai storico con centinaia di repliche e numerose tournèeall’estero, vincitore del Premio Nazionale della Critica e Premio Speciale Ubu: una partita a scacchi tra attori-giocatori che muovono le pedine e pedine-personaggi in una delle storie più significative ed enigmatiche della drammaturgia del Novecento.
Perché tutti conoscono San Francesco? Che aveva di speciale questo coatto di periferia piccolo borghese mezzo frikkettone che lascia tutto per diventare straccione?Aveva di speciale che era un artista. Forse il più grande della storia.
Poco più che ventenne, Matteotti aveva detto: “Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri”. Vent’anni dopo, il 10 giugno del 1924, in un martedì di sole quasi estivo, sul lungotevere, quello stesso “ragazzo” veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” del fascio milanese.
Roma, 1961. Dopo un periodo difficile, Pasolini realizza il suo primo film, «Accattone». Accolto trionfalmente in Francia, «Accattone» sarà il primo film italiano vietato ai minori di 18 anni. Ma il diario che lo accompagna contiene alcune tra le pagine più straordinarie dello scrittore.
Pierino è un bambino coraggioso e molto vivace. Il desiderio di avventura e il fascino del pericolo lo spingono a disubbidire al Nonno e così, in compagnia di un Uccellino, un’Anatra ed un Gatto si troverà a dover affrontare il Lupo, dando prova di tutto il suo coraggio.
7 gennaio 1973. Sul «Corriere della Sera» compare il primo articolo di Pasolini contro la moda dei capelli lunghi. Ed è subito battaglia, con attacchi da destra e da sinistra. La collaborazione del poeta con il «corriere» cambierà la storia del giornalismo italiano.
Finissimo poeta in romagnolo, Nino Pedretti è stato anche autore di brevi testi in italiano per Radio 3 dal tono amaro e divertito, malinconico e crudele, che esplorano le stramberie e le ossessioni dell’uomo medio,e sarebbero piaciuti molto ad Alberto Sordi.
In scena un solo attore, rintanato nella sua stanza in compagnia di un magnetofono e un numero cospicuo di bobine ben ordinate, mentre compie un viaggio in un altrove temporale, il suo passato.
/DEMETRIO ALBERTINI, BEPPE BERGOMI, MASSIMO DE LUCA
3 Marzo 2022
Dagli spalti di San Siro alla platea del Teatro Oscar arriva la più milanese delle sfide: Inter VS Milan. In un’originale versione teatrale del ‘derby della Madonnina’ si scontreranno due personalità che hanno scritto la storia della serie A, facendo rivivere gli anni leggendari dei due club.
Lo spettacolo prende spunto dalla sua avventurosa vita per raccontare un momento storico complesso. La vicenda di Lydia pone una domanda scomoda: è giusto salvare, oltre alle vittime, anche dei criminali, quando sono in pericolo di vita?
Come si fa ad andare sulla Luna? Serve un’astronave. Come si fa a sopravvivere sulla Luna? Bisogna allenarsi a trattenere il fiato. Siamo nella camera da letto di Luca e il viaggio sta per avere inizio.
Alla morte del padre, un giovanotto inconcludente viene cacciato di casa. Vagabondando per la città passa diverse notti sdraiato su una panchina dove conosce la prostituta Lulu.
L’albero della vita racconta la contrapposizione degli opposti che da origine al mondo. Adamo ed Eva, maschile e femminile, Bene e Male, Forza, amore e Compassione, in un gioco continuo che tende all’Unità e al ricongiungimento con il “Grembo Creatore”.
Tratto dal libroMalamorediConcita De Gregorio, lo spettacolo vede duettare la voce di Federica Fracassi con il suono del violoncello di Lamberto Curtoni, che richiamano in contrappunto Dora Maar e Pablo Picasso.
L’uomo, la bestia e la virtùè una commedia esilarante e atroce che, sotto l’apparente leggerezza, diventa una farsa tragica che irride i valori morali e religiosi di una umanità ipocrita. Le “Virtù” di Pirandello sono maschere, attrazione e repulsione degli esseri umani, modelli stereotipi cui i personaggi aderiscono con diversi gradi di consapevolezza.
Erode, Pilato, Caifa: tre solitudini, tre rimpianti, tre fallimenti. Doninelli immagina l’incontro con Gesù dei protagonisti negativi della passione, tre “nemici” la cui esistenza è stata trafitta dallo sguardo di Cristo.
La fiaba migliore per imparare a volare con parole di tenerezza, di gioia e di speranza. Zorba, il gatto nero grande e grosso, si ritrova a promettere solennemente ad una giovane gabbiana morente che si prenderà cura del suo uovo e che insegnerà al piccolo a volare.
Esistono pochi casi reali di bambini cresciuti da soli nella natura o allevati dagli animali. È accaduto che siano stati cresciuti da lupi, cani, scimmie, animali della Savana. Le loro storie si perdono nel tempo tra cronaca e leggenda, tra sogno e realtà.
La storia di Lorenzo, prete, maestro e uomo, di una scuola nei boschi dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati.Un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stato Barbiana.
Marzo 1991. Nell’arco di tre giorni ventimila cittadini albanesi in fuga dal loro paese, affamati, in cerca di libertà e di una vita nuova sbarcano a Brindisi. Ad accoglierli una città povera, di ottantamila abitanti, schiacciata dalla disoccupazione e dall’illegalità e uno Stato assente e cinico.
Uno spettacolo che ha gli occhi di un lupo, da quando cucciolo per la prima volta scopre il mondo fuori dalla tana a quando fa esperienza della vita, della morte, della notte, dell’uomo, fino all’incontro più strano e misterioso: un ululato sconosciuto, nella notte. E da lì non si torna più indietro.
L’Infernoè la cantica dell’immobilità, in cui i dannati non hanno più la speranza del cielo. Per il poetafiorentino è un percorso sofferto, che comincia con lo smarrimento nella selva oscura, “nel mezzo del cammin di nostra vita”.Nostra perché il viaggio della Commedia è quello di ciascuno di noi, una rassegna delle debolezze umane, del dolore e della fatica, di cui però l’ultima parola è sempre “stelle”.
Una coppia di anziani, Lui e Lei, si sta recando ad un funerale. Lei è tutta in ghingheri, tailleur e gioielli, Lui è un misto tra abito da cerimonia e gita fuori porta. Lei vuole andare, arrivare presto, Lui non ne ha la benché minima voglia.
Deluso da una quotidianità sbiadita, un ragazzo abdica alla realtà per vivere tra avventure online e tramonti in HD; una giovane donna, alle prese con una gravidanza imprevista, è incalzata da un dialogo immaginario con il suo futuro figlio; un professore di liceo, incapace di farsi ascoltare dagli studenti, èschiacciato dai propri limiti fino a mettere in discussione la sua intera esistenza.
Il Purgatorio è la cantica del perdono, della tenerezza per se stessi; è la cantica del presente, del tempo e dello spazio, dell’umanità, del percorso e del lungo lavoro che l’uomo deve fare per diventare fedele a se stesso, per ritrovare se stesso, per essere quello che al fondo è sempre stato: puro desiderio. È Dante che risponde alla domanda che abbiamo tutti: si può ricominciare? Si può nascere di nuovo?
Dopo il successo di Cappuccetto Rosso e Biancaneve, il professor Silvano Petrosino torna al Teatro Oscar con un nuovo appuntamento di Le fiabe non raccontano favole:protagonista dell’analisi del filosofo in questo terzo evento teatrale sarà la storia di Cenerentola.
Alessandro Manzoni, ormai anziano, alle prese con il bilancio di una vita, fa i conti con la sua opera e incontra per un’ultima volta, dopo tanto tempo, il personaggio che ama di più: Lucia. Tra tutti i personaggi del romanzo, è quello con cui lo scrittore ha il rapporto più intimo: il loro non è un appuntamento facile perché, come ogni congedo, è un momento carico di aspettative, di ricordi, di fraintendimenti.
Col Paradiso arriviamo alla fine di un cammino verso la verità della vita in cui Dante non abbandona, neppure per un istante, né ragione né passioni: più si avvicina alla visione di Dio, più il desiderio – umano, esistenziale, carnale – di capire e di essere felice e di essere utile a sé e al mondo si fa acuto.
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