40 ANNI INCAMMINATI
18 NOVEMBRE 2024
TEATRO DEGLI ANGELI
18 NOVEMBRE 2024
TEATRO DEGLI ANGELI
Quando, nel luglio del 1983, fondò, con un gruppo di amici under-30, il “Teatro degli Incamminati”, Giovanni Testori aveva le idee molto chiare su cosa significasse fare teatro e su come queste idee dovessero misurarsi con le forme teatrali allora dominanti, in primis il cosiddetto “teatro di regia”.
Sulla scorta di un’esperienza teatrale legata soprattutto a grandi figure di attori (primo fra tutti Franco Parenti), Testori rovesciò le prospettive allora dominanti rimettendo al centro dell’esperienza del Teatro il rapporto tra il Testo e l’Attore, dando alla regia il compito di sviluppare e armonizzare ciò che quel rapporto primario produce.
Si configurava così un modello “trinitario” sul quale si è mossa, attraverso molte vicende spesso difficili, la poetica degli Incamminati. Con “trinitario” non si allude soltanto a una versione cattolica del Teatro (parola, questa, che indica sempre, nella nostra società, un’idea di diminuzione, di impoverimento, di nicchia culturale): se l’idea trinitaria ha origine alla fine del mondo antico, essa si è riprodotta ben oltre i confini del cattolicesimo, per es. nel pensiero di Freud (ego, super-ego, es).
In sostanza, l’evento teatrale è, secondo Testori, anzitutto il prodotto di un incontro-confronto tra la carne dell’Attore e la parola del Testo, come lui stesso sintetizzò: la Carne si fa Verbo. Chi va a teatro è testimone dell’accadere o no di questo evento, senza il quale il teatro è, al massimo, discorso o ideologia.
Ci piace riportare queste idee al loro stato originario perché, nella loro semplicità, fanno percepire meglio la temperatura e il clima da cui ebbe origine la proposta testoriana di fondare una nuova Compagnia (della quale, per inciso, Testori avrebbe potuto benissimo fare a meno).
Vogliamo anche precisare che Testori non intese mai esaurire la propria opera in una Compagnia che fosse portatrice esclusiva del suo verbo, bensì fondare una compagine nuova, composta da giovani intelligenti e coraggiosi (primo fra tutti il carissimo Emanuele Banterle) che offrissero al suo pensiero una prospettiva di sviluppo originale e, per così dire, puro, verginale.
In altre parole, Testori voleva dare un senso al proprio coinvolgimento con tanti giovani creando qualcosa che, facendo scuola, sviluppando un metodo, andasse oltre gli incontri occasionali.
Il convegno che intendiamo realizzare vuole fare il punto su questa idea di Teatro coinvolgendo scrittori, attori e registi su tre punti:
– l’importanza del Testo;
– il compito dell’Attore;
– la funzione del Regista.
Ciascuno di questi temi sarà oggetto del convegno, chiamando sempre in causa un autore, un attore e un regista.
- ore 18.00 | SPORCARSI DI TEATRO IN UN MONDO ASETTICO. L’AVVENTURA UMANA E TEATRALE DE GLI INCAMMINATI A 40 ANNI DALLA FONDAZIONE – intervengono Andrea Bisicchia (critico e docente), Angela Demattè (drammaturga e attrice), Claudio Longhi (Direttore Artistico del Piccolo Teatro di Milano), Andree Ruth Shammah (Direttrice del Teatro Franco Parenti); modera Luca Doninelli (Direttore Artistico de Gli Incamminati) – ingresso libero.
- ore 20.00 | aperitivo
- ore 20.30 | IL TEATRO DEL LUNEDÌ con Franco Branciaroli e Lino Guanciale – biglietto 5€.