Sinossi:
La Commedia di Dante disegna un percorso ascendente, una risalita: e come ogni risalita ha inizio nel più profondo dei baratri. L’Inferno è la cantica dell’immobilità, in cui i dannati non hanno più la speranza del cielo. Per il poeta fiorentino è un percorso sofferto, che comincia con lo smarrimento nella selva oscura, “nel mezzo del cammin di nostra vita”. Nostra perché il viaggio della Commedia è quello di ciascuno di noi, una rassegna delle debolezze umane, del dolore e della fatica, di cui però l’ultima parola è sempre “stelle”.
Il prof. Franco Nembrini da una vita gira l’Italia per fortunatissime letture dantesche che si distinguono per un tono familiare e popolare. Una Divina Commedia che nella sua lettura e commento si arricchisce di testimonianze e scorci di vita quotidiana raccolti da un educatore di lungo corso: da questa fortuna nasce anche la grande impresa editoriale che la Mondadori ha dedicato all’opera in occasione del centenario della morte di Dante Alighieri e che si conclude quest’anno con l’edizione della terza cantica.