Sinossi:
Spettacolo vincitore Premio Scenario 2015 e finalista Premio Sonia Bonacina.
Una donna incinta impazzita. Al Parlamento europeo. Ella sapeva parlare molte lingue ma ora riesce a formulare solo un “dialetto” internazionale, strano e informe. Soprattutto non ricorda assolutamente più la sua lingua madre. Dovrà andare molto indietro per cercare di uscire dalla nevrosi in cui è caduta. Rientrare in un’eredità scomoda: materna, religiosa, demodè, di cui pensava di essersi liberata.
Angela Dematté inventa un personaggio alla deriva e ricerca una lingua capace di raccontarlo. La frammentazione dell’interiorità di una donna si fa metafora della crisi dell’utopia europea: la scissione fra maternità, religione e ruolo sociale si rifrange nel mescolamento delle lingue dando vita all’ossimoro di una koiné babelica.