Sinossi:
Testa di Legno è un ragazzino senza famiglia, irrequieto, disubbidiente e bugiardo: una testa di legno, appunto. Qualcuno lo definisce addirittura “un caso disperato”: nessuno lo vuole, e lui, testardo, non vuole nessuno. Per definizione un “burattino” è un essere che opera per impulso altrui, privo di coscienza, e Testa di Legno viene trattato come tale, ma lui una testa con cui ragionare e decidere ce l’ha, solo che ancora non sa usarla. Così, una “specie” di fata e i suoi grilli, con l’aiuto di un gruppetto di furfanti, architetteranno alle sue spalle un piano diabolico nel quale verrà fatto ballare, cadere e rialzare, per aiutarlo a percorrere la giusta strada. Quasi tutto sarà fasullo in questa storia, tranne i sentimenti autentici come l’amicizia, e come l’amore di un uomo semplice che, senza artifici, crede nella possibilità della trasformazione di Testa di Legno in quello che lui stesso, padre adottivo, battezza come “Pinocchio”, il figliolo da sempre desiderato.
Dai 6 anni Teatro d’attore